Il training autogeno (TA) è una tecnica sviluppata dallo psichiatra tedesco J.H. Schutlz negli anni Trenta del Novecento. L’interesse dello studioso era rivolto ad approfondire il legame tra aspetti psichici e corporei dell’essere umano. In altre parole: può la concentrazione psichica indurre nell’individuo modificazioni degli stati somatici? Il TA dimostra che è così.
Che significato ha il nome attribuito a questa tecnica? Il termine training (esercizio, allenamento) rimanda all’idea di un apprendimento graduale di una pratica, mentre il termine autogeno (“che si genera da sé”) sottolinea la possibilità di praticare tali esercizi in autonomia, inserendoli nella propria quotidianità.
Cosa è possibile ottenere precorrendo la strada del TA? Gli obiettivi sono molteplici:
- recupero di energie post-sforzo
- diminuzione della percezione del dolore fisico
- autoinduzione di calma
- miglioramento delle prestazioni (tra cui attenzione, concentrazione e memoria)
- autoregolazione di funzioni corporee involontarie
- maggior propensione all’introspezione e all’autocontrollo